Situato nella zona nord di Cagliari, nel popolare quartiere di Sant’Avendrace, il Parco di Tuvixeddu occupa una superficie di circa tre ettari e mezzo in un’area nella quale sono stati trovati reperti che testimoniano insediamenti umani sin dal Neolitico. 

Il parco ospita la più grande necropoli del bacino del Mediterraneo, risalente al periodo fenicio-punico, scavata nella viva roccia calcarea, con sepolture a pozzo, arricchite di pitture parietali. Successivamente al periodo fenicio-punico, anche i romani utilizzarono l’area con finalità funerarie scavando sepolture di varia natura (spicca tra queste la Grotta della Vipera).

Nel medioevo, con la distruzione della città di Santa Igia, molti sopravvissuti abitarono l’attuale zona di Sant’Avendrace e utilizzarono le tombe pre-esistenti con finalità abitative. Arrivando in epoca moderna, tra fine Ottocento e inizi Novecento, l’area fu utilizzata con finalità abitative e industriali: rimane oggi visibile, sulla sommità del colle di Tuvixeddu, la Villa Muscas (oggi in stato di abbandono e degrado) che svetta sulla necropoli, abitazione costruita dai proprietari della cava della cementeria che divenne Tuvixeddu, causando la distruzione di numerose tombe.

Durante i bombardamenti alleati della Seconda Guerra Mondiale, la necropoli fu utilizzata come rifugio antiaereo dagli abitanti della zona, alcuni dei quali presero dimora al suo interno.

Solo negli anni ’60 iniziarono i primi lavori di salvaguardia archeologica, ad opera della soprintendenza.

La riconsegna alla cittadinanza della necropoli è recente: nel 1997 ci fu la prima apertura al pubblico, in occasione della prima edizione di Monumenti Aperti, mentre dal 2014, quando fu realizzato il parco, l’area è di libero e quotidiano accesso per la cittadinanza.

All’interno del parco, alla base della cava, sono presenti numerose arbusti, mentre nello spazio antistante le tombe a muro, sono presenti svariati esemplari di agave. Nella parte nord del parco è presente un affascinante canyon.

L’ingresso principale si trova in Via Falzarego, mentre quello secondario è in Via Is Maglias.