Nel volume sono riportate ampie raccolte di dati con relative elaborazioni statistiche. La base territoriale di riferimento è il territorio comunale diviso in 31 quartieri rappresentati nei grafi territoriali. La pubblicazione è divisa in due parti ed è preceduta da un glossario che accompagna il lettore nella lettura dei fenomeni e dei loro cambiamenti.

Tra i dati pubblicati, si evidenzia che alla fine del 2024 Cagliari contava 148.829 abitanti, con una diminuzione di 897 unità rispetto all’anno precedente.
La fascia di età più rappresentata è quella dei cinquantenni, con 25.863 persone (il 17,38%), seguita dai sessantenni, con 22.857 (il 15,37%).
I bambini sotto i 10 anni sono 7.335 (il 4,93%), mentre gli over 65 sono 44.560 (il 29,94%), di cui 24.087 (il 16,18%) ultrasettantacinquenni. La città ospita 78.923 nuclei familiari: il 50,49% di queste è composta da una sola persona, mentre il 25,15% da due persone. Sono poche le famiglie numerose: solo il 2,41% ha cinque o più componenti. Il saldo naturale, cioè la differenza tra nati e morti, è negativo di 1.242 unità (604 nati contro 1.846 morti). Il saldo migratorio, invece, è positivo di 433 persone, considerando 4.000 immigrati e 3.567 emigrati.
Per quanto riguarda gli stranieri, si contano 9.850 residenti, ovvero 215 in più rispetto al 2023, rappresentando il 6,62% della popolazione totale.
Le quattro comunità più numerose sono filippina, ucraina, rumena e cinese, che insieme costituiscono il 43,81% degli stranieri, provenienti dall’Europa e dall’Asia. L’età media dei residenti è di 50,84 anni (rispetto ai 50,51 del 2023) e nello specifico in aumento: 51,64 anni per gli italiani (rispetto ai 51,29 del 2023) e 39,63 anni per gli stranieri (rispetto ai 39,22 del 2023).
Per facilitare l’individuazione dei dati più significativi nelle tabelle, sono stati evidenziati con il colore rosso i quartieri con i valori più alti e con il verde quelli con i valori più bassi, in modo da rendere più immediata la lettura. Alcuni riepiloghi relativi al 2024 sono rappresentati tramite cartogrammi, con le variazioni suddivise in cinque classi e i quartieri con i valori più elevati evidenziati con tonalità di colore più intense.
Come nelle altre pubblicazioni statistiche, si lascia al lettore la libertà di interpretare i dati, gli indicatori e le variabili presentate, senza commenti specifici sui numeri. Infine, si precisa che la differenza fra il totale della popolazione residente, trattata in questo lavoro, risultante dalla fonte “archivio anagrafico” e quello derivante da fonte ISTAT è da ascrivere alla diversa natura e costruzione, anche temporale, delle due fonti.