Esercitare i propri diritti in materia di protezione dei dati personali
Ogni persona può tutelare i propri dati personali, in primo luogo, esercitando i diritti previsti dagli articoli da 15 a 22 del Regolamento (UE) 2016/679.
La normativa attribuisce specifici diritti all'interessato, il quale, per l'esercizio di tali diritti, può rivolgersi direttamente al titolare del trattamento. L'interessato può esercitare i suoi diritti anche in un momento successivo a quello in cui ha prestato il consenso, potendo così revocare un consenso già prestato.
I diritti esercitabili dall'interessato sono i seguenti:
- diritto di ottenere informazioni su quali dati sono trattati dal titolare (diritto di informazione);
- diritto di chiedere ed ottenere in forma intellegibile i dati in possesso del titolare (diritto di accesso);
- diritto di revocare il consenso in qualsiasi momento;
- esercitare l'opposizione al trattamento in tutto o in parte;
- diritto di opporsi ai trattamenti automatizzati;
- diritto di ottenere la cancellazione dei dati in possesso del titolare;
- diritto di ottenere l'aggiornamento o la rettifica dei dati conferiti;
- diritto di chiedere ed ottenere trasformazione in forma anonima dei dati;
- diritto di chiedere ed ottenere il blocco o la limitazione dei dati trattati in violazione di legge e quelli dei quali non è più necessaria la conservazione in relazione agli scopi del trattamento;
- diritto alla portabilità dei dati.
L'istanza può essere riferita, a seconda delle esigenze dell'interessato, a specifici dati personali, a categorie di dati o ad un particolare trattamento, oppure a tutti i dati personali che lo riguardano, comunque trattati.
L'interessato può presentare un'istanza al titolare, senza particolari formalità (ad esempio, mediante lettera raccomandata, telefax, posta elettronica, ecc.).
Modello per l'esercizio dei diritti.
(Il modello, debitamente compilato, va indirizzato al titolare del trattamento dei dati personali anche per il tramite del Responsabile della protezione dei dati (Rpd).
All'istanza il titolare, deve fornire idoneo riscontro.
La risposta si deve fornire di regola in forma scritta, anche attraverso strumenti elettronici. Può essere orale solo se espressamente richiesta in tal senso dal'interessato. La risposta deve essere chiara, coincisa, e facilmente accessibile e comprensibile.
Entro 1 mese dal ricevimento dell'istanza; tale termine può essere prorogato di 2 mesi, qualora si renda necessario tenuto conto della complessità e del numero di richieste. In tal caso, il titolare deve comunque darne comunicazione all'interessato entro 1 mese dal ricevimento della richiesta.
Nessun costo
In deroga all'esercizio dei diritti, l'articolo 23 del GDPR consente agli Stati membri di limitare i diritti degli interessati, per diversi motivi tra cui la sicurezza nazionale e pubblica, per motivi di interesse generale e così via. Tali restrizioni devono rispettare l'essenza dei diritti e delle libertà fondamentali e devono essere a misura necessaria e proporzionata in una società democratica.
Aggiornamento
26/05/2022,10:40