Patto per la legalità e la bellezza per combattere abusivismo edilizio e violazioni paesaggistiche
Firmato il protocollo di intesa tra Comune e Procura della Repubblica di Cagliari. Il sindaco Truzzu: “Conferma la volontà dell'Amministrazione di proseguire sulla base dei principi di legalità”.
Data:
28 settembre 2023
Un importante atto è stato siglato stamani a Palazzo Bacaredda tra il Comune e la Procura della Repubblica di Cagliari, segnando un deciso impegno per affrontare l'abusivismo edilizio che affligge la città. Il protocollo di intesa, firmato dal sindaco Paolo Truzzu e dal procuratore Rodolfo Sabelli, mira infatti a garantire l'effettiva esecuzione delle demolizioni necessarie per il ripristino dello stato dei luoghi a seguito di violazioni paesaggistiche a seguito di accertamento giudiziario.
L'accordo prevede diverse diverse fasi:
Fase 1: La Procura della Repubblica, dopo l'iscrizione nel database, e anche avvalendosi di facoltà di delega, si farà carico di: predisporre la diffida a eseguire la demolizione disposta con sentenza definitiva dall'Autorità Giudiziaria con termine 60 giorni, da inviare per conoscenza al sindaco e al dirigente dell'Ufficio tecnico; accertare, anche sentendo con sommarie informazioni testimoniali il responsabile dell'Ufficio tecnico comunale, se è stato emesso l'ordine di demolizione e alla scadenza del termine di legge, se, nel caso di opere abusive realizzate in totale difformità ex articolo 6 della L.R. 11 ottobre 1985 n. 23, è stata disposta la trascrizione dell'acquisizione dell'immobile abusivo e relativa area di sedime al patrimonio comunale; affidare l'esecuzione del sopralluogo alla scadenza dei 60 giorni per verificare l’adempimento spontaneo, la consistenza attuale dell'immobile rispetto all'oggetto della sentenza di condanna, e la concreta eseguibilità della demolizione; diffidare in caso di inottemperanza del condannato, gli enti erogatori delle forniture elettriche e idriche affinché provvedano alla disattivazione delle utenze. E poi, di incaricare un consulente tecnico per: verificare la consistenza dell'abuso in fatto, rispetto all'oggetto dell'accertamento contenuto in sentenza, l'esatta ubicazione e la fattibilità materiale della demolizione; calcolare volumi da demolire inclusi eventuali incrementi dell'abuso accertato con sentenza, ove la demolizione delle opere descritte in sentenza non possa avvenire senza il necessario abbattimento anche di quelle ulteriori realizzate successivamente; predispone il quadro tecnico economico dei costi di abbattimento delle opere, comprensivo dei costi della sicurezza del cantiere, e di sgombero e smaltimento delle macerie; verificare se risulti maggiormente conveniente in termini di economicità il ricorso al Genio Militare, tenuto conto altresì del costo ulteriore dello sgombero e del conferimento in discarica delle macerie, oppure se risulti maggiormente conveniente in termini di economicità il ricorso a ditte private, sulla base del prezzario regionale più aggiornato; in caso di ricorso a imprese private, selezionare, previo invito di diverse ditte specializzate iscritte nell'elenco fornito dalla Camera di Commercio, in possesso dei requisiti di legge per ricevere incarichi dalla pubblica amministrazione, l'offerta più vantaggiosa. Infine, liquidare i costi relativi.
Fase 2: Il Comune di Cagliari, nel rispetto del D.lgs. 31 marzo 2023, n. 36, si farà carico di: affidare l'incarico alla ditta selezionata dal consulente del Pubblico Ministero per l’esecuzione della demolizione; affidare l'incarico di direzione dei lavori e coordinamento per la sicurezza al consulente tecnico del Pubblico Ministero incaricato per la Fase 1; liquidare i costi relativi alla fase 2 ad esecuzione avvenuta.
Ma un aspetto cruciale del protocollo d'intesa è l'adozione di soluzioni operative per garantire che le demolizioni necessarie al ripristino dello stato dei luoghi a seguito di abusi edilizi e violazioni paesaggistiche siano effettivamente eseguite.
Perciò, sono stati individuati 4 criteri di priorità. Nella prima fascia sono ricomprese le opere abusive realizzate in area vincolata di rilevante impatto ambientale, in ragione del pericolo dal punto di vista idrogeologico, del pregio dell'area soggetta a vincolo, della dimensione dei manufatti. Nella seconda fascia le opere integralmente abusive realizzate in area vincolata. Nella terza fascia gli ampliamenti realizzati in area vincolata su immobili preesistenti. Nella quarta fascia gli abusi integrali in area non vincolata. Nella quinta fascia gli ampliamenti in area non vincolata.
“Nei casi ricadenti nella terza, quarta e quinta fascia, potranno essere considerate, tra i criteri di priorità, motivazioni relative a casi di abusivismo da evidente e comprovata necessità”, ha spiegato il sindaco Truzzu. Comunque, “tutte posizioni su cui l'Autorità Giudiziaria si è espressa attraverso condanne definitive”.
“Questo protocollo d'intesa conferma ancora una volta la volontà dell'Amministrazione comunale di proseguire sulla base dei principi di legalità”, ha puntualizzato il primo cittadino. Così come il protocollo d'intesa già siglato con la Guardia di Finanza per i controlli di appalti pubblici, in particolare con quelli legati al Pnrr. “Le regole spesso sono fastidiose – ha aggiunto – ma sono fatte a tutela dei più deboli. E creare un sistema di controllo e sanzionamento di chi non le rispetta è perciò fondamentale”.
Il procuratore Rodolfo Sabelli ha commentato: “Come Procura della Repubblica siamo molto sensibili al tema dell'abusivismo, che si inserisce in un ambito più ampio di tutela del territorio”. Ma la tutela del territorio non spetta solo alla magistratura o ai comuni, ma “spetta anzitutto ai cittadini”. Il nuovo protocollo firmato questa mattina di giovedì 28 settembre 2023 a Palazzo Bacaredda incide in maniera sensibile anche nell'ambito della sicurezza, “perché quando un immobile abusivo viene realizzato al di fuori del controllo da parte delle istituzioni, magari è soggetto a rischio idrogeologico, o è inadeguato dal punto di vista strutturale”, mettendo a rischio persone e cose. Diviene pertanto “fondamentale la collaborazione tra le istituzioni“.
Aggiornamento
28/09/2023, 16:15