Il discorso del presidente del Consiglio comunale Edoardo Tocco alla cerimonia per la firma del gemellaggio tra Cagliari e Spilamberto

Nella cittadina dell'Emilia-Romagna ricordato anche il concittadino Antonio Garau, pluridecorato comandante partigiano che ha combattuto la guerra di liberazione antifascista nella pianura modenese

Data:
23 aprile 2022

Edoardo Tocco - gemellaggio Cagliari - Spilamberto
Edoardo Tocco - gemellaggio Cagliari - Spilamberto

“Devo premettere che, come molti sanno, la città di Cagliari, a differenza di Spilamberto, non fu teatro della lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale. Ciò non di meno, anche la sua popolazione ha patito dolorosi sacrifici in dipendenza del conflitto”.

“Infatti Cagliari, in particolare nei mesi di febbraio e maggio del 1943, subì numerosi bombardamenti: circa il 75% delle abitazioni, degli edifici pubblici e delle infrastrutture furono colpite. Tant'è che fu dichiarata “Città martire” e ricevette la Medaglia d'oro al valore militare con una toccante motivazione che, scolpita nel marmo, è possibile leggere nella lapide sistemata nell'Aula consiliare del Palazzo Civico. Le vittime furono più di 2.000”.

“Va detto che Cagliari no fu bombardata dai tedeschi, ma dagli aerei statunitensi, che seminarono morte, dolore e distruzione. Fu la popolazione civile a pagare il prezzo dei gravi errori del fascismo, dell'entrata in guerra dell'Italia a fianco dei nazisti, della mancata capacità di risolvere con diplomazia i conflitti internazionale”.

“Per Cagliari furono giorni terribili, che turbarono gli animi e scossero le coscienze. Oggi, riesce difficile a chi è abituato a una città palpitante di vita, riandare, anche solo con l'immaginazione, a una Cagliari ridotta a un cumulo di macerie. I corpi straziati di tanti concittadini, raccolti nei vari quartieri, venivano ammassati su camion per essere trasferiti nel Cimitero di San Michele. Spesso senza neppure poter procedere all'identificazione dei cadaveri. Per cui ci trovo costretti a scavare una grande fossa comune. Fu un'immane tragedia”

“Oggi la città, anche nel suo Statuto, ha ben posto in evidenza i valori della democrazia e della libertà e “impronta la propria azione al rispetto dei diritti delle persone e ai principi di solidarietà e di pari opportunità tra i cittadini, senza distinzione di genere, di provenienza geografica, di lingua, di convinzione religiosa o non religiosa, di opinioni politiche, di orientamento sessuale, di condizioni personali e sociali”. Inoltre, “Cagliari, memore delle sciagure causate dalla guerra, si adopera in ogni sede per il perseguimento della pace tra i popoli””.

“Cagliari democratica ripudia la guerra e le ingiustizie, come pure ripudiava la guerra e le ingiustizie un suo nobile figlio: Antonio Garau, il “partigiano Geppe”, che diede un contributo decisivo alla lotta contro il nazismo e il fascismo, ponendo in essere l'azione finale che ha consentito la liberazione del Comune di Spilamberto e il riavvio della democrazia”.

“A Garau, il Comune di Spilamberto ha dedicato l'Aula consiliare, simbolo del buon governo. Ciò costituisce per la Città di Cagliari, motivo di orgoglio. Come pure lo è il gemellaggio che oggi, in questa sede istituzionale, trova formale suggello. Gemellaggio, va detto, che il Consiglio comunale di Cagliari ha deliberato il 13 luglio 2021 con votazione unanime: 34 voti favorevoli su 34 presenti”.

“Perché Cagliari e Spilamberto, sia pure in differenti contesti e per mano di forze diverse, hanno subito la medesima violenza e le immani distruzioni che provoca la guerra. Un evento tristissimo e doloroso che va ricordato. Sopratutto per i giovani, affinché abbiano ben chiare le brutture e il dramma profondo che sempre accompagnano i conflitti”.

Così il presidente Consiglio comunale Edoardo Tocco alla cerimonia per la firma dell'atto di gemellaggio tra Cagliari e Spilamberto, Comune dell'Emilia-Romagna, durante la quale ha ricordato la figura del concittadino Antonio Garau, pluridecorato comandante partigiano sardo che ha combattuto la guerra di liberazione antifascista nella pianura modenese tra l'8 settembre e il 25 aprile 1945.

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Aggiornamento

25/05/2022, 16:07

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