Cagliari: inaugura la mostra “Si aspetta la luna - dialoghi tra i colori di Eva Fischer”

A Palazzo di Città sino al 17 ottobre. L'assessora Piroddi: “Racconta un vero e proprio simbolo di libertà”.

Data:
20 maggio 2021

Mostra di Eva Fischer
Mostra di Eva Fischer

Questo pomeriggio di giovedì 20 maggio 2021, dopo lo stop a causa delle restrizioni imposte dal coronavirus, anche Palazzo di Città ha riaperto le porte ai visitatori reali, non virtuali.

E dopo “Madre Pietra” al Castello di San Michele e “Claudio Pulli” al Centro comunale d'Arte Il Ghetto, rispettivamente dedicate agli artisti Pinuccio Sciola e Claudio Pulli, con la nuova mostra “Si aspetta la luna - dialoghi tra i colori di Eva Fischer”, è stata la stessa assessora Paola Piroddi a confermare la “ripartenza” ufficiale di Musei Civici di Cagliari.

Come le altre mostre inaugurate nei giorni scorsi, anche “Si aspetta la luna - dialoghi tra i colori di Eva Fischer è nata lavorando sulla programmazione”, ha rimarcato l'esponente della Giunta Truzzu, parlando dell'impostazione che ha voluto imprimere al settore Cultura sin dall'inizio del mandato. “Tutte le mostre ci rappresentano. Ma questa in modo particolare mi rappresenta - ha spiegato ringraziando tutte la persone che si sono adoperate per realizzarla – perché racconta un vero e proprio simbolo di libertà”.

Con l'obiettivo di migliorare l'offerta culturale “il desiderio – ha concluso Piroddi – è di aprire il sistema Cagliari ad altre importanti realtà del territorio”, come già si sta facendo col Museo Sa Corona Arrubia e quello di Laconi.

Eva Studiò nelle più importanti Accademie europee entrando in contatto con i grandi artisti dell’espressionismo e in particolare dell’espressionismo tedesco e di quello francese. La fine della guerra, che coincide con il suo trasferimento a Roma, segna anche l’avvio della sua carriera artistica che l’accompagnerà con successo sino alla fine della sua lunghissima vita. “Artista Europeo”, dai primi anni Ottanta Eva ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. Il presidente della Repubblica Napolitano l'ha insignita dell'onorificenza di Cavaliere del Lavoro.

L’esposizione di Palazzo di Città presenta al pubblico il lavoro dell’artista che va dalle influenze ricevute a seguito dei lunghi discorsi con i suoi colleghi ed amici Picasso, Dalì, Chagall, De Chirico, alla personalizzazione della Bicicletta che arricchì la sua fama internazionale; dall’unire i Paesaggi Mediterranei caratterizzandoli per le loro diverse tonalità, alle particolari atmosfere dell’amata Sardegna; dalla memoria della Shoah che la inseguì per tutta la vita, allo scrutare il mondo dai Voli.

Ma anche le sue Figure, gli Autoritratti nel corso del tempo, l’incessante desiderio di comunicare e di mettersi in gioco. Dalla visione della Musica attraverso le orchestre dei primi anni ’50, al voler colorare le composizioni dell’amico Ennio Morricone. Sino alle ultime Scuole di Ballo, rappresentate tramite quel tratto che la portò in giro per il mondo intero, attraverso infinite mostre.

A tutto questo si aggiungono anche i bozzetti dipinti per creare le Vetrate del Museo Ebraico di Roma, su concessione della Comunità Ebraica della Capitale.

Visitabile sin già da domani, venerdì 21 maggio, sino al 17 ottobre 2021, si tratta di un'esposizione prestigiosa che si snoda negli eleganti ambienti di Palazzo di Città, storico edificio al civico 6 di piazza Palazzo, nel cuore del quartiere medioevale di Castello.

In tutto 130 opere, hanno spiegato Antonella Delle Donne ed Efisio Carbone, rispettivamente dirigente del Servizio Cultura e curatore della mostra, accompagnate da un repertorio fotografico e oggetti personali dell'artista che permetteranno ai cagliaritani e ai visitatori di compiere un viaggio dentro la storia culturale del secolo scorso; con loro anche Mariano Pitzalis, funzionario comunale. Ma anche di calarsi nella sfera privata dell'ultima testimone della Scuola Romana del Dopoguerra, di una donna passata attraverso i dolori dell’Olocausto e della deportazione e che attraversa l’Italia negli anni delle leggi razziali e della Seconda Guerra Mondiale. Morta nel luglio 2015, Eva Fischer avrebbe compiuto 100 anni lo scorso 19 novembre 2020.

All'anteprima di oggi riservata ai cronisti anche Mario Carboni, presidente dell'associazione Chenàbura, il fratello minore di Eva Fischer e il figlio, Alan Davìd Baumann, di ABEF – Archivio Baumann e Fischer e Eva Fischer Foundation. “In questa mostra – ha detto con malcelata emozione - riesco a sentire mia madre”.

Ulteriori informazioni

Aggiornamento

21/05/2021, 8:48

Impostazioni cookie