Salute mentale, sottoscritto il protocollo d'intesa tra Comune di Cagliari e Asl 8

Inclusione sociale e socio-lavorativa e attenzione particolare al disagio minorile tra i punti fondamentali. Il sindaco Zedda e l'assessora Puddu: “Progetti condivisi e percorsi verso l'autonomia”

Data:
10 ottobre 2025

Firma Protocollo di collaborazione tra Comune e Asl 8
Firma Protocollo di collaborazione tra Comune e Asl 8

Integrare le attività e le risorse dei due enti per migliorare i servizi offerti alle persone, con particolare attenzione all’inclusione sociale e socio-lavorativa di quelle affette da disturbo mentale; realizzare una sinergia efficace, articolata nella definizione di percorsi e progetti condivisi necessari a garantire esperienze positive di presa in carico integrata e percorsi verso l’autonomia; costituire un tavolo tecnico sul disagio minorile,con particolare attenzione alla fascia adolescenziale; interventi mirati alla fascia d'età 13-25 anni, particolarmente esposta ai rischi derivanti dall'utilizzo eccessivo o patologico del gioco d'azzardo, delle tecnologie digitali e da altri comportamenti a rischio, con il coinvolgimento delle famiglie; non ultimo, l'attivazione un ambulatorio di prossimità socio-sanitario integrato.

Sono i passaggi fondamentali del protocollo d'intesa sottoscritto nella mattinata di oggi, 10 ottobre 2025, in Municipio dal Comune e dalla Asl 8 di Cagliari per la presa in carico integrata e la realizzazione di progetti per l'inclusione socio-lavorativa di persone con disturbo mentale in carico ai servizi dei due enti: presenti per la firma sul documento il sindaco Massimo Zedda e l'assessora alla salute e benessere delle cittadine e dei cittadini Anna Puddu, il commissario straordinario della Asl 8 Aldo Atzori e il direttore del Dipartimento di salute mentale e dipendenze Alessandro Coni. In estrema sintesi, hanno sottolineato tutti, “la cura anche fuori dai luoghi di cura”.

L'occasione è la Giornata mondiale della Salute mentale. All'appuntamento, organizzato in collaborazione con il Lions Club Cagliari Castello, hanno partecipato diverse associazioni che operano sul territorio: in collegamento video anche le diverse piazze italiane, ottanta, del Collegio nazionale dei dipartimenti di salute mentale.

“Firmiamo un protocollo che riguarda diverse azioni”, ha spiegato il sindaco Massimo Zedda, “per tutte le numerose sfumature dei disturbi mentali, la cui cura coinvolge soprattutto i familiari: preoccupano, a esempio, le situazioni adolescenziali, in particolare dopo il covid, per la difficoltà nell'intercettare patologie mentali spesso tenute nascoste, occorre dirlo, anche e ancora per la vergogna. In questo senso diventano fondamentali la prevenzione e la cura, e ringrazio la Asl e l'assessorato anche per le altre azioni che stiamo mettendo in campo, ma anche la vicinanza alle famiglie: fondamentale, quindi, tutta la sfera dei servizi sociali”.

“Non una semplice celebrazione di questa giornata”, ha sottolineato l'assessora Anna Puddu, “ma un impegno per una città più accogliente. Abbiamo il Bastione illuminato di verde, ma l'obiettivo del documento è trasformare quella luce in azioni concrete ogni giorno. Il protocollo mette in evidenza la necessità di proseguire le attività di prevenzione e cura ma, se possibile ancora più importante, rafforzare i percorsi complessivi di rientro nella società”.

“L'importanza di questo documento”, conferma Aldo Atzori, commissario straordinario della Asl 8, “sta nel nostro ribadire l'impegno per le cure farmacologiche e riabilitative nonostante le difficoltà, ma soprattutto l'importanza del lavoro successivo: la presa in carico delle persone non solo per la patologia ma nell'insieme delle azioni per il ritorno alla vita, quindi il passaggio dai servizi sanitari a quelli sociali”.

“Sono importantissimi i percorsi di cura al di fuori dei luoghi tradizionali di cura”, ha sottolineato Alessandro Coni, direttore del Dipartimento salute mentale e dipendenze: “Sono 50.000 le persone con disturbi mentali che fanno capo alla Asl di Cagliari, è il motivo per cui fare rete è fondamentale. L'appuntamento odierno, il collegamento con 80 piazze italiane con Cagliari tra le città “parlanti”, ricalca lo schema degli incontri che da un anno e mezzo svolgiamo qui: operatori, pazienti e familiari che insieme riflettono sui problemi legati alla salute mentale e cercano soluzioni. Cerchiamo di costruire una comunità democratica a cui tutti possano partecipare”.

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Aggiornamento

10/10/2025, 13:12

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