ITI Is Mirrionis

ITI Is Mirrionis

Innovazione sociale e inclusione attiva

Si intendono attivare processi inclusivi per gli abitanti del quartiere avviando progetti di innovazione sociale attraverso le leve dell'occupabilità, occupazione e creazione d'impresa.

Descrizione

Si intendono attivare processi inclusivi per gli abitanti del quartiere avviando progetti di innovazione sociale attraverso le leve dell’occupabilità, occupazione e creazione d’impresa. 

Si prevedono una serie di interventi mirati all’incremento dell’occupabilità, alla partecipazione al mercato del lavoro e all’autoimprenditorialità.
In particolare, si avvieranno progetti integrati per la realizzazione di percorsi formativi e di autoimprenditorialità volti all’acquisizione di competenze e capacità professionali che siano spendibili all’interno delle azioni previste dall’ITI o comunque all’interno dell’area di intervento, favorendo pertanto la realizzazione del modello di welfare di comunità. Nell’ambito delle azioni sperimentali si ipotizzano diversi interventi mirati a diffondere e rafforzare competenze imprenditoriali, sia di carattere generale e trasversale, applicabili quindi a contesti diversi, sia mirate a temi specifici.

L’attività di pre-incubazione e l’attività di incubazione verranno svolte prevalentemente nella Casa di Quartiere Hangar.
Altri interventi saranno progettati valorizzando l’esperienza attivata nell’Hangar e le potenzialità della città, si ipotizzano, ad esempio, azioni di Impresa simulata e di Living Lab, promuovano processi e servizi innovativi con un forte coinvolgimento dei beneficiari.

Tempi: 36 mesi
Costi: 1.540.000,00 euro – (FSE 840.000,00 euro; FESR 700.000,00 euro)

Creazione di uno spazio di innovazione aperta

Attraverso questa sub-azione si finanziano azioni di accompagnamento al cambiamento, mutuando alcuni elementi salienti dei cosiddetti Living Labs, con l’obiettivo di creare una cultura partecipata dell’innovazione e sperimentare la collaborazione come metodologia di elaborazione di idee e soluzioni che soddisfino bisogni sociali.

Si intende sperimentare un modello di innovazione aperta, intervenendo sul rafforzamento del capitale sociale nell’area di riferimento e favorendo la nascita di nuovi spazi di collaborazione, relazione sociale, educazione informale e partecipazione.

Nello specifico si attiveranno dei laboratori/luoghi di partecipazione durante i quali si individueranno i problemi dei cittadini, cercando insieme a loro soluzioni di tipo innovativo o sperimentale che diano risposta ai bisogni emergenti. Attraverso lo scambio di idee e di conoscenze e l’aggregazione fra cittadini, associazioni, soggetti chiave in settori differenti (sociale, creativo e culturale, educativo, tecnologico e scientifico), dovranno essere elaborate delle proposte che siano economicamente e socialmente sostenibili nel tempo.

L’attivazione dei diversi attori avverrà attraverso l’integrazione tra strumenti partecipativi e metodologie di ricerca, quali ad esempio l’analisi esperienziale, e, dove possibile o necessario, anche attraverso l’impiego delle nuove tecnologie. In tal senso sarà possibile attrezzare tecnologicamente alcuni degli spazi fisici dove si svolgeranno i laboratori.

Si prevede di realizzare circa 10 progetti che mutuino alcuni elementi dei Living Lab che attivino altrettanti processi di animazione territoriale che orientino e coinvolgano i cittadini nel ripensare i propri bisogni e che siano mirati all’individuazione di soluzioni innovative prioritariamente in uno dei settori della Strategia di Specializzazione Intelligente (S3) della Regione Sardegna: ICT, Agrifood, Turismo Cultura e Ambiente, Bioeconomia.

I laboratori saranno orientati a incentivare la riflessione dei partecipanti sfruttando le possibili interazioni tra uno o più dei settori sopracitati con i temi legati al welfare di comunità e all’Universal Design, all’Economia Creativa Digitale (i.e. Interaction Design), all’Istruzione ed Educazione e al settore Salute, cioè ai settori prioritariamente attivati dalle altre azioni dell’ITI.

Le attività della Casa del Quartiere

La Casa del Quartiere è un luogo di incontro tra cittadini, associazioni ed enti, riferimento spaziale e simbolico per il quartiere e per la città rispetto al processo di rigenerazione complessivo che si vuole avviare.

Il progetto riguarda la realizzazione di attività di animazione territoriale e servizi di inclusione attiva erogati all’interno della Casa del Quartiere, con l’obiettivo di contribuire al miglioramento delle condizioni di vita dei residenti, con particolare riferimento ai giovani disagiati e alle donne sole con figli. Il progetto dovrà favorire la partecipazione responsabile ed il coinvolgimento attivo dei cittadini (residenti nel quartiere e non) nell’attuazione delle azioni/attività previste e nella sostenibilità nel tempo delle stesse, attraverso il rafforzamento del senso di appartenenza alla comunità tra i vari partecipanti.

Le attività/ servizi minimi (di base) che potranno essere realizzati sono i seguenti:

1 punto di accoglienza e ascolto;

1 laboratorio permanente di cinema di quartiere (corti per “rappresentare la storia del quartiere”);

4 corsi/laboratori.

La scelta dei corsi/laboratori da attivare dovrà avvenire attraverso un processo consultativo dei potenziali partecipanti volto a favorirne l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro e sostenibili nel tempo.

A titolo esemplificativo i corsi attivabili potrebbero essere: pittura/disegni/fumetti; murales/graffiti; sartoria e cucito; cucina locale e internazionale; rivalutazione del verde urbano.

Il punto unico di erogazione dei servizi

Il punto unico di erogazione dei servizi (collocato presso la Casa di Quartiere) è istituito allo scopo di combinare ed integrare i servizi di supporto per l’ingresso o il re-ingresso nel mercato del lavoro (miglioramento dell'occupabilità) e i servizi sociali. Un coordinamento stretto tra la politica dell'occupazione e la politica sociale dà maggiori garanzie di soluzione a problemi molto complessi, quali la disoccupazione di lunga durata.

La cooperazione attraverso un punto unico di contatto tra i diversi enti (i servizi pubblici per l'impiego, i servizi sociali ecc.), può contribuire a migliorare la continuità dei servizi e ad aumentare la pertinenza e l'efficacia dei servizi offerti, con effetti positivi sulla protezione sociale e sui gruppi più lontani dal mercato del lavoro. I disoccupati trarrebbero beneficio da un accesso semplificato ai servizi e i prestatori di servizi potrebbero adeguare i processi e realizzare accordi di inserimento lavorativo. Il buon funzionamento dei servizi integrati a livello locale si basa da un lato sull’istituzione di sportelli unici e dall'altro sul coinvolgimento diretto degli utenti nella progettazione del proprio percorso. Secondo l'approccio di innovazione sociale, infatti, la sperimentazione di un unico punto di ingresso per l'erogazione di servizi sociali è strettamente connessa con il coinvolgimento dei residenti locali in una prospettiva di lavoro autonomo.

Il progetto intende attuare la sperimentazione di un unico punto di ingresso per l'erogazione di servizi sociali e per l’occupazione con l’obiettivo di migliorare la partecipazione al mercato del lavoro, in particolare al lavoro autonomo, dei residenti locali (focus su soggetti svantaggiati e donne sole con figli).

Al fine di perseguire gli obiettivi del progetto, sarà costituito un gruppo di coordinamento formato oltre che dal Servizio comunale responsabile della sub-azione, dall’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (ASPAL).

I servizi, finalizzati a meglio definire i processi di coinvolgimento dei destinatari delle attività della Casa del Quartiere, saranno erogati principalmente dagli operatori del servizio politiche sociali del Comune di Cagliari e dagli operatori dell’ASPAL e CPI, supportati da esperti in costruzione di reti inter-istituzionali e valutazioni multidimensionali dei bisogni/risorse.

La creazione di unimpresa di comunit

Le imprese di comunità possono essere definite come organizzazioni accomunate dal coinvolgimento diretto di una molteplicità di soggetti (enti, istituzioni, imprese, cittadini singoli e associati) nella co-produzione di beni e servizi di interesse collettivo (welfare, energia, mobilità, cultura ecc.).

Spesso grazie alla rigenerazione di risorse locali (materiali e immateriali), le imprese di comunità generano economie in grado di alimentare un’offerta che migliora la coesione sociale e favorisce l’inclusione, soprattutto in aree e a favore di persone svantaggiate.

Il progetto è finalizzato a creare le condizioni per la costituzione di una impresa di comunità, attraverso la sperimentazione di un percorso di sviluppo dell’auto-imprenditorialità da parte di un gruppo target.

L’obiettivo di fondo è migliorare le caratteristiche di occupabilità e di attitudine all’imprenditorialità dei destinatari a partire dalle loro conoscenze, interessi e esperienze personali, incoraggiando un atteggiamento proattivo e supportando l’autoimpiego.

Il gruppo target sarà coinvolto in attività di costruzione e rafforzamento delle competenze con riferimento ad attività legate alla rigenerazione del quartiere. Queste potranno riguardare vari aspetti: da quelli legati alla coesione della comunità (come il portierato sociale) a quelli più propri della manutenzione urbana (cura del verde). L’obiettivo è quello di partire dalle attività più semplici, per accrescere e qualificare ulteriormente, durante il percorso, le abilità acquisite, mettendole alla prova di impegni più ambiziosi. Il gruppo target sarà composto sulla base di criteri di possesso di competenze e di livello di esclusione dal mercato del lavoro. Una particolare attenzione sarà dedicata alle donne del quartiere, in particolare a quelle che vivono sole con figli.

Per raggiungere gli obiettivi del progetto, sarà avviata un’azione di Impresa simulata, mirata a sviluppare competenze e capacità imprenditoriali e manageriali attraverso brevi attività di formazione e di simulazione della gestione di un’impresa. A titolo meramente esemplificativo l’impresa potrebbe riguardare il settore della ristorazione oppure altri settori.

Ulteriori informazioni

Aggiornamento

02/01/2022, 0:00
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