Emergenza abitativa: in aiuto l'Agenzia sociale per la casa

All'evento CagliarièCasa Comune, enti religiosi e terzo settore si sono confrontati sul tema portando esempi di buone pratiche tra cui il progetto del Comune finanziato con fondi Pon Metro

Data:
15 settembre 2023

L'assessore alle Politiche sociali Viviana Lantini
L'assessore alle Politiche sociali Viviana Lantini

L’emergenza abitativa è ormai un fenomeno in continua espansione e colpisce anche ceti sociali che, sino a dieci o vent’anni fa, non sembravano minacciati dal problema. E la città di Cagliari, purtroppo, non fa eccezione. Di questo si è discusso il 15 settembre alla Fondazione di Sardegna nel corso di una tavola rotonda dal titolo "CagliarièCasa", promossa da Solidarietà Consorzio in collaborazione con il Comune, la Diocesi di Cagliari e il Consorzio Charis, nell’ambito del Programma europeo “Pon Metro 2014 – 20 - Agenzia sociale per la casa”, attualmente uno degli interventi più innovativi del Piano operativo del Pon Metro. Scopo del programma, finanziato con fondi europei, individuare soluzioni abitative e percorsi di inserimento, anche occupazionale, adatti a diverse fasce di richiedenti.

L’evento si è aperto con l’intervento dell’assessore alle Politiche sociali, benessere e famiglia del Comune di Cagliari Viviana Lantini. “Il problema dell’abitare in questi anni è indubbiamente cresciuto di entità, soprattutto in Sardegna – ha affermato l’assessore -: mancanza di lavoro, redditi insufficienti, caro vita, aumento dei tassi di interesse, il tutto aggravato dalle conseguenze economiche della pandemia. È un quadro che come amministrazione purtroppo conosciamo molto bene e su cui siamo fermamente impegnati. Noi amministratori, comunali e regionali, dobbiamo adoperarci per garantire una casa a tutti i nostri cittadini, perchè disporre di un’abitazione è il presupposto non solo per il soddisfacimento di un bisogno primario, ma anche perché è ormai scientificamente dimostrato quali siano le ricadute sulla salute fisica e psicofisica degli individui e le conseguenze sul contesto sociale. E devono essere abitazioni in grado di offrire criteri soddisfacenti, tanto più quando sono coinvolte famiglie con bambini, per evitare anche conseguenze inerenti povertà educativa: ai piccoli cittadini dobbiamo dare spazi adeguati, oltre a quelli scolastici, dove potersi formare. Per questo penso che dobbiamo avere il coraggio di abbracciare anche soluzioni abitative innovative, a patto che siano immediatamente percorribili, non formule futuribili utopistiche. Quindi ben vengano le esperienze condivise e eventi come questi che favoriscano la circolazione di buone pratiche replicabili”. Concorde l’Arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, monsignor Giuseppe Baturi che ha aggiunto che “quella abitativa è una vera emergenza, tanto più che attacca uno dei diritti fondamentali dell’uomo. Pertanto, è benvenuta ogni iniziativa concertata, che cerchi cioè di coordinare le azioni delle diverse comunità, delle istituzioni e della società per corrispondere in modo adeguato a queste esigenze”.

È stato quindi approfondito il servizio “Agenzia Sociale per la casa” istituito a Cagliari nel 2018 e avviato definitivamente con un’azione pilota, nel 2019. Nel 2021, il servizio attuale, gestito da Solidarietà Consorzio che si è aggiudicato la gara. L’Agenzia sociale per la casa interviene in favore di persone prive di rete familiare, in condizioni di reddito precario, prive di alloggio o che rischiano la perdita dello stesso per motivi economici. Il servizio persegue alcuni obiettivi: aumentare la tipologia di soluzioni a disposizione dell’ente pubblico; migliorare l’adeguatezza tra le soluzioni abitative e i bisogni delle persone; migliorare la fiducia dei proprietari in merito al programma proposto; diversificare l’offerta di occasioni di affitto e la tipologia dei contratti di locazione; aumentare la qualità complessiva del patrimonio privato, anche stimolando i piccoli lavori di manutenzione; aumentare la partecipazione alle misure attive nella progettazione sociale, attraverso il lavoro di un’equipe multidisciplinare. Sino a dicembre 2022 erano state raggiunte 153 persone, in seguito ad un nuovo Avviso pubblico per l'individuazione di ulteriori destinatari, pubblicato nell'autunno 2022, sono state prese in carico ulteriori 223 persone e nuclei familiari che, laddove necessario, oltre che beneficiare dei servizi per l'inclusione attiva erogati dall'Agenzia, possono anche essere sostenuti per il fitto casa. Attualmente il lavoro dell’Agenzia procede e si prevede la presa in carico di altre persone e famiglie.

Due panel hanno quindi permesso di entrare nel vivo della discussione. Il primo, incentrato sul valore delle politiche dell'abitare, ha permesso di sentire il parere di tre esperti del settore: Ivan Vitali, docente della Scuola di Economia civile e socio fondatore di È-one Abitarègenerativo; Don Marco Lai, direttore della Caritas diocesana di Cagliari; Claudio Bossi, presidente della cooperativa La Cordata che da molti anni si occupa di housing sociale. “Il tema dell’abitare rende uguali tutti i cittadini - ha ricordato don Marco -. Viviamo in una società concorrenziale, solo in parte meritocratica, dove la casa è un elemento di democrazia. In Italia il privato ha una prevalenza esagerata rispetto al pubblico: nel nostro Paese l’80% delle abitazioni è in mano ai privati mentre, ad esempio, in Germania l’80-85% appartiene allo Stato. In questo momento c’è davvero bisogno di case, di camere. Troppe persone vivono per la strada, occorre trovare delle soluzioni. L’impegno della Caritas per le famiglie sfrattate non manca, cerchiamo di sfruttare le tante risorse per gli inserimenti abitativi, ma questi al momento hanno una breve durata”.

Manca, insomma, un segmento fondamentale che consenta di rispondere in maniera esaustiva a quella zona grigia rappresentata da chi è povero o impoverito. “Dal 2021, con l’Agenzia sociale per la Casa, Solidarietà Consorzio è in prima linea nel contrasto all’emergenza abitativa - ha sottolineato Cristina Sanna, presidente del Consorzio che ha organizzato l’evento odierno - Per questo vogliamo provare a immaginare nuove forme di cooperazione tra gli enti religiosi, le istituzioni, le comunità e il Terzo settore, per rispondere al grande bisogno sociale del nostro tempo: la casa. L’evento di oggi vuole essere un primo momento d’incontro per cercare e costruire insieme risposte innovative”.

Da qui è scaturito il desiderio di istituire un tavolo tecnico, attorno al quale far sedere le istituzioni laiche (certamente il Comune di Cagliari, ma anche la Regione attraverso l’agenzia Area) e quelle religiose (la Diocesi e la Caritas), le realtà del Terzo settore e le Fondazioni.

Per cambiare il paradigma, bisogna modificare l’approccio al problema a cominciare anche dal linguaggio. Un esempio viene da Palermo, una delle realtà (tra cui Torino e Firenze) che sono state presentate oggi come buone pratiche da imitare: l’Agenzia sociale per la casa del capoluogo siciliano presto cambierà denominazione e si chiamerà Agenzia per l’inclusione. Perché di questo si tratta.

Le conclusioni del convegno sono state affidate a Federica Collinetti, presidente del consorzio Charis, e a Lucia Rombi, direttrice di Solidarietà Consorzio.

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Aggiornamento

18/09/2023, 10:05

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